Il vincitore del Premio Marietta 2014 è Francesco Canu, di Sassari. Ad essere premiata è stata la sua ricetta “Culurgiones a ispighitta cun pumata”. “Si tratta di ravioli di patate chiusi a spiga con salsa di pomodoro, piatto della sub regione dell’isola – ha raccontato il neo vincitore – Già per me cucinare a Casa Artusi è stata una grande soddisfazione, arrivare addirittura alla vittoria è una sorpresa che non immaginavo”.
La sua preparazione gli è valsa il primo posto nella sfida ai fornelli con gli altri quattro finalisti selezionati dalla Giuria del Premio Marietta: Susanna Cappelletto, bancaria di Verona che ha presentato la ricetta “Polenta marida”; Vittoria Tassoni, caposala di Tarquinia (Viterbo) con “Rigatoni con la pajata”; Manuela Del Lama, casalinga di Livorno con “Bavetta caciuccate”; Daniela Corso, giornalista di Enna con “Timballo di aneletti siciliani alla norma con ricotta salata e pesto di pistacchio di Bronte”.
A Canu è andato un assegno di mille euro offerto da Conad, consegnato da Mario Natale Mezzanotte socio Conad. Agli altri quattro partecipanti sono andati 5 kg di pasta della linea qualità Sapori&Dintorni sempre offerti da Conad.
La cerimonia di premiazione si è svolta domenica 22 giugno alle ore 20.45 in Casa Artusi, Chiesa dei Servi.
Ingredienti (per 5 persone):
Per la pasta:
400 gr di semola Cappelli di grano duro
1 dl di acqua di fonte
10 gr di sale marino fino
Per il ripieno:
700gr di patate a pasta bianca di Ogliastra
formaggio pecorino fresco (“casu amurgiau” prodotto con latte di pecora acidulato naturalmente)
pecorino stagionato e pasta filata vaccina gratugiati
una manciata di foglie di menta selvatica
Per la salsa di pomodoro:
5 pomodori maturi
mezza cipolla di Bonnanaro
basilico
olio evo
sale
Per il condimento:
olio evo
5 foglie di salvia e limone di giardino
Stagionalità: Estate
Preparazione:
Disporre la semola su in piano e incorporare l’acqua salata tiepida. Impastare energicamente per circa mezzora fino ad ottenere un impasto omogeneo e sodo; lasiciare riposare per mezz’ora coperta con un telo di lino a temperatura ambiente.
Lessare le patate e appena cotte ridurle in una soffice purea con lo schiacciapatate e lasciare intiepidire. Quindi, mescolando e contemporaneamente schiacciando con una forchetta, incorporare i formaggi dosandoli secondo il proprio gusto. Prima si utilizza il pecorino acidulo.
Successivamente si incorporano il pecorino stagionato e la pasta filata vaccina, dosandoli secondo il proprio gusto . Si lascia riposare e si aggiungono le foglie di menta finemente tritate a mano.
Sfogliare la pasta di semola con un mattarello e ricavare venti dischetti del diametro di 8-9 cm. Adagiare su ciascun dischetto una noce di ripieno e pizzicandone i lembi con le dita procedere alla confezione del culurgione con la classica chiusura , dando così loro il tipico motivo a “spiga” (ispighitta in sardo).
Lessare i pomodori per qualche secondo, al fine di eliminare agevolmente la buccia e i semi. Frullare e cuocere per 20 minuti in un pentolino con sale, basilico, mezza cipolla e olio evo.
Cuocere i culurgiones per 7 minuti in abbondante acqua bollente leggermente salata. In una padella riscaldare l’olio con le foglie di salvia e buccia di limone di giardino. Scolare i culurgiones e saltarli nella padella dell’olio e distribuirli sui piatti alla cui base è disposta la salsa di pomodoro. Servire con una spolverata di formaggio pecorino.