Di antichissime origini (VI secolo), la chiesa è intitolata a San Rufillo, primo Vescovo della Diocesi di Forlimpopoli.
L’edificio, modificato già nel corso del XV secolo, viene ampliato e rinnovato nelle sue forme neoclassiche nella prima metà del XIX secolo. All’esterno della chiesa, sotto il pronao, sono collocati i monumenti sepolcrali di Brunoro I e di Brunoro II Zampeschi, signori della città, straordinarie testimonianze della cultura artistica rinascimentale.
All’interno della chiesa, con pianta basilicale a tre navate, sono custodite opere del ravennate Luca Longhi, del forlivese Francesco Menzocchi, di Giuseppe Marchetti e dell’artista forlimpopolese Paolo Bacchetti.Presso l’altare maggiore sono sistemate, entro un’antica cassa-reliquiario, le spoglie del protovescovo Rufillo.